Marroni, verdi marcescenti, qualche panna


C’è tutta Fiumara, nelle rughe di questi uomini.
Sono riuniti nello spazio davanti alla chiesetta della Madonna dei bilancioni: un luogo dove prendere l’ombra nei pomeriggi deserti d’estate, quasi rifugiati lontano dalle case baracche di questo borgo, dalla luminescenza della città paese, aeroporto, barche lussuose e yachting club.
Marroni, verdi marcescenti, qualche panna: un mondo sbiadito di pantaloni e camicia sotto una cortina ben piantata di fumo di sigaretta; e un salto all’indietro nel tempo di quaranta cinquant’anni.
Sono i volti di questa borgata dimenticata, il popolo minuto. Ogni viso i segni scavati di una corteccia. E ogni albero una storia da raccontare. Questo popolo vince e perde tutto il giorno tra una briscola e un tresette; e i tavoli rigorosamente di plastica. Sta tutta qui la poesia: In quest’aria, povera e linda, di sobborgo in perenne ricerca del riscatto.

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