L'industria della morte made in Italy Le nostre Beretta e le munizioni Fiocchi nelle mani dei coloni: quando l'eccellenza italiana diventa strumento di pulizia etnica Un bambino, poco più che un adolescente, stringe tra le mani una Beretta calibro 22 in un campo di addestramento nel cuore della Cisgiordania occupata. Le foto sono lì, sui social, pubblicate con orgoglio dal centro "Caliber 3", dove si insegna a sparare ai turisti - italiani inclusi - e dove si addestrano i coloni a uccidere. L'immagine di quel ragazzino con la pistola dovrebbe farci vomitare, ma non per quello che credi. È il marchio. È quel "Made in Italy" che dovrebbe renderci fieri e che invece ci copre di merda. Beretta e Fiocchi, i nostri campioni nazionali dell'industria armiera, continuano a rifornire Israele di armi e munizioni mentre i coloni sterminano i palestinesi in Cisgiordania. Itamar Ben Gvir, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano - un fascista che fare...
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la sponda salmastra