Basta chiudere gli occhi




C’erano due cose a dirti addio l’altra mattina: Una che hai sempre amato e l’altra che hai sempre odiato.
C’erano le tue montagne imbiancate, mai viste così belle, nitide e maestose a fare da corona al tuo passaggio;  quelle montagne che  hai passeggiato mille volte con i calzoncini corti e gli scarponi, quando la gioventù e la tua sfrontata bellezza lo permettevano.
C’era il gelo tagliente di una mattina di gennaio. Non hai mai amato il freddo, era il tuo incubo peggiore soprattutto con l’avanzare degli anni e degli acciacchi.
C’erano tutti e due,  come se fossero due elementi  inseparabili e necessari  l’uno all’altro per manifestarsi.  Che in fondo è così: Il cielo così terso e così limpido da far apparire le montagne così vicine dalle nostre parti  si ha solo nei giorni di tramontana, quando l’aria è rarefatta e gelata.
L’odio e l’amore insieme, erano lì.  C’erano entrambi esattamente come è sempre stato nel nostro rapporto di madre e figlio. Non voglio essere ipocrita proprio oggi e tu stessa sai quante cose non ti ho e non mi hai mai perdonato. Ieri è finito tutto, tutto si è ricomposto.
Ti devo, oltre alla vita, il mio amore per la musica. Senza di te ed i tuoi metodi  a volte pedagogicamente discutibili non ci sarebbe stato. Ti devo il mio essere scappato da te il più presto possibile, l’aver  imparato a camminare sul filo, senza rete, e a contare mille volte su me stesso prima di chiedere aiuto.
Ci è voluto tanto tempo, tanta distanza ed anche tanto dolore per capire che ti  sono profondamente  grato.  L’ultimo dei tuoi tanti insegnamenti  mi è arrivato quando ci siamo salutati per l’ultima volta, forse il più grande in assoluto, quando ti esortavo a reagire senza capire che eri troppo stanca per farlo, ti esortavo a provarci ancora e ancora, stuzzicandoti con ciò che è sempre stato il tuo unico e vero amore: il ballo.
-          Mamma, se non provi ad alzarti non potrai più ballare.
-          “Ti sbagli, basta chiudere gli occhi”.

Solo il Dio in cui tanto credevi  sa quanto sia vero tutto questo.  Quanto le nostre più profonde passioni a volte ci aiutino a vivere,  ed anche a morire.
Ti voglio bene


Edi

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